Capitolo 89
Giglio POV
Entrando, il battito cardiaco mi martella nel petto. Gli occhi di Damien saettarono verso di me mentre mi guardava. Guardando verso le scale, vedo pile e pile di imbottiture tutte legate insieme ai piedi delle scale. Damien mi stringe dolcemente la mano, trascinandomi verso le scale ma io scuoto la testa per non restare intrappolata di nuovo lassù.
"Se tolgo la porta della camera, vieni su?" Chiede e io annuisco, ancora incerta. Damien si allontana, andando all'armadio sotto le scale prima di recuperare qualcosa e salire le scale. Nell'attesa sento il rumore di un trapano e lo sento muovere qualcosa prima di apparire in cima alle scale. Lo guardo mentre scende i gradini prima di tendermi la mano.
Esitante, metto la mia mano nella sua e lascio che mi porti su per le scale. Una volta sul pianerottolo, ho guardato verso la mia prigione e la porta non c'era più.
"Puoi guardarlo se vuoi, sembra molto diverso adesso" dice e io lo guardo prima di seguirlo nella stanza. Aveva ragione, sembrava molto diverso. Aveva enormi vetrate che dovevano essere state sbarrate.