Capitolo 45
POV di Aria
Ho guardato e pensato che forse qualunque cosa le avessero dato non avesse funzionato, ho pregato la Dea della Luna che qualunque cosa le avessero iniettato fosse un fallimento. Solo quando l'ho sentita urlare, il mio sangue si è raffreddato, più freddo del ghiaccio. Potevo sentire il sangue lasciare il mio viso e la bile salire nella mia gola. E se ciò non bastasse, l'hanno portata dentro in modo che potessimo ascoltare le sue urla agonizzanti. Mi ha guardato in preda al panico, la sua paura si irradiava da ogni poro del suo corpo, riempiendo la stanza del suo profumo. Si contorse in preda all'agonia, mentre ondate di dolore la attraversavano.
"Lily, concentrati su di me, amico, concentrati sulla mia voce," la gridai, mentre le lacrime scorrevano come un ruscello lungo le mie guance. Li ho visti chiudere le porte, lasciandola urlare di dolore. Si sedettero dall'altra parte del vetro, con i taccuini in mano, scarabocchiando qualunque immondizia su cui stavano scrivendo. Lily mi guardò, i suoi occhi implorandomi di fermare il dolore. Fu allora che sentii le sue ossa iniziare a spezzarsi e a muoversi, trasformarsi, i suoi occhi cambiarono colore metà blu e metà giallo.
"Fallo smettere, fallo smettere, per favore Aria, fallo smettere. Papà, per favore." La sua voce che mi provoca e strattona i pezzi del mio cuore. David, sentendola chiamarlo papà, scattò. Potevo sentire la sua spalla rompersi mentre tirava contro le cinture cercando di raggiungerla.
Il sangue le colava dalla bocca mentre il suo viso si trasformava. Non dimenticherò mai il suono delle sue urla; perseguiteranno per sempre i miei ricordi bruciati dentro di me per sempre. Le sue unghie si strappavano dal letto ungueale, mentre le sue mani si trasformavano in zampe, i suoi artigli attraversavano la rete, le sue urla diventavano più forti mentre la sua colonna vertebrale si riorganizzava, i suoi vestiti venivano fatti a brandelli, mentre si spostava proprio davanti ai nostri occhi.