Capitolo 446
Prese un altro respiro profondo e la tensione che non mi ero accorto di avere nel petto finalmente si allentò.
"Ha funzionato", sussurrai, con la voce rotta. Il mio corpo all'improvviso si sentì troppo pesante per restare in piedi, e mi accasciai in avanti sul torso intriso di sangue di Peter, con lacrime di sfinimento e sollievo che mi rigavano le guance. "Sta bene".
Anche Edwin si accasciò. Strinse forte il fratello, stringendo le spalle di Peter come se la vita di entrambi dipendesse da questo.