Capitolo 443
Edvino
Ho guardato con orrore la freccia d'argento squarciare l'aria. Il tempo rallentò e quegli attimi mi sembrarono un'eternità.
Il mio corpo si bloccò, ogni muscolo bloccato al suo posto dalla morsa gelida della morte imminente. Non c'era via di fuga. Era questo. Era così che sarei morto.