Capitolo 430
Terza Persona Peter si accovacciò nel sottobosco innevato, soffiando aria calda tra i palmi delle mani e strofinandoli insieme. Facendo attenzione a non disturbare le piante vicine, allungò una gamba e poi l'altra, poi roteò il collo e le spalle rigide, osservando per tutto il tempo la piccola baita di tronchi come un falco. Era così da ore ormai, osservava solo quella baita. Ogni suono, ogni fruscio di movimento nella foresta catturava la sua attenzione in un istante, solo per finire per essere un uccello che svolazzava o un coniglio che scavava sotto il portico anteriore.
Cominciava a chiedersi se lei gli fosse sfuggita di nuovo.
Erano passati mesi e Peter non sembrava riuscire a dare la caccia a Fiona. Era sfuggente come un gatto nell'ombra, e scivolava sempre fuori dalla sua portata proprio quando pensava di averla in pugno.