Capitolo 180
Bastiano
Non ho mai pensato molto al mio matrimonio quando ero un ragazzo. L'ho immaginato una o due volte, cercando di immaginare il mio compagno predestinato nella mia mente e sperando che il mio amore sarebbe stato forte quanto quello dei miei genitori, ma in tutte le mie fantasie infantili, non ho mai sognato di trovarmi davanti a un altare con così tanto terrore. Anche dopo essermi rassegnato all'idea di sposare Arabella, non immaginavo un futuro così tetro. Senza amore forse, senza un vero cuore, senza dubbio, ma non una tragedia, non il disastro che è chiaramente diventato.
Ogni momento che passa, il mio lupo mi spinge a uccidere la ragazza che una volta ho giurato di proteggere con la mia stessa vita, così furioso sono per il suo tradimento. Eppure, non posso mettere mano su di lei senza perdere anche la mia vera compagna. Più passa il tempo, più ricordo. Ora ricordo di aver scoperto i piani di Arabella, di aver scoperto che Lila è mia figlia dopotutto, e persino di essermi risposato con Selene. Ricordo tutti i nostri litigi, tutte le nostre lotte, anche se ancora non riesco a ricordare come sono stato convinto a lasciarli e venire in questo posto orribile.