Cap. 9: Pezzi del puzzle
(Punto di vista di Alex)
Sono sdraiata sul mio letto e penso a tutto quello che è successo ieri sera. È pazzesco pensarlo, ma quando siamo arrivati e Ken mi ha fatto un collegamento mentale su April che chiamava nostro padre "zio Teddy", per un minuto ho giurato che l'avesse sentito. Ero sicura che l'avesse detto tramite collegamento mentale, quindi mi sono spaventata un po' quando ha riso. Ma quando l'abbiamo guardata sembrava così innocente che ho semplicemente scrollato le spalle. Poi, quando il mio fratellino mi ha fatto un altro collegamento mentale su quanto fosse carina, avrei giurato di aver visto un lampo di panico nei suoi occhi. È stato così fugace che non sono riuscita a capirlo. Ho passato il resto della notte a cercare di farla inciampare, ma non ci sono riuscita. Vorrei semplicemente liquidarlo come una mia immaginazione, come ha fatto Ken, ma qualcosa mi dice che April Storm è più di quanto chiunque sappia.
Normalmente questo mi farebbe desistere. Non vado in giro a cercare di capire le ragazze. Ma d'altronde April non era una ragazza normale. In due giorni era riuscita in qualche modo a farmi così schifo che non riuscivo nemmeno a pensare di toccare un'altra ragazza. Credimi, ci ho provato. Due volte. Entrambe le volte ho finito per mandare fuori la lupa e farmi una doccia fredda! Non lo facevo da quando avevo tipo TREDICI ANNI. E questo senza contare il fatto che nelle ultime due notti non ho chiuso occhio. E non sono nemmeno riuscita a fare un pisolino decente senza che lei si infiltrasse nei miei sogni. Mi stava facendo impazzire.
Poi ho questa psicopatica che corre in giro dicendo a tutti che non ci siamo davvero lasciati, siamo solo in pausa fino al mio compleanno così posso "sfogarmi un po'". Austin mi ha detto che sta persino dicendo alla gente che siamo compagni destinati. Questo perché sono un Alpha e lo sento già. Lo so perché è venuto da me chiedendosi se fosse vero. Avresti dovuto vedere l'espressione di totale sollievo sul suo viso quando gli ho detto che non lo era. Ma posso dirti questo... Se sento quella stronza dire stronzate del genere, mi arrabbio con quel suo misero c**o.
Allison non era così una volta, però. Era una brava ragazza. Nella società d'onore, una combattente decente. Rispettosa, gentile, generosa. Poi circa due anni fa è cambiata all'improvviso. Tipo, da un giorno all'altro. È diventata una bisbetica. Sempre a urlare alla gente e a cercare di farsi strada con la prepotenza per ottenere ciò che voleva. Ha iniziato a voltare le spalle ai suoi veri amici e a uscire con quelle piccole sgualdrine superficiali della squadra di cheerleader. Non che tutte quelle ragazze siano mele marce, ma sai che tipo sono. Le piccole snob sgualdrine che pensano di poter andare a letto con l'intera squadra di football e che va bene, ma se un'altra ragazza guarda anche solo il suo attuale scaldaletto, lei diventa tutta "ragazze cattive" con lei, chiamandola sgualdrina e troia e facendo il bullo con le povere ragazze. Quella non era mai stata Allison prima. Allison era il tipo che si prendeva cura della ragazza che veniva bullizzata. Ora è solo una stronza dal cuore freddo.