Cap. 63: Un pacco pieno di sorprese Pt. 2
(Punto di vista di Wyatt)
Dopo circa cinque frustate, ho annuito a Mack di smetterla e lui l'ha fatto. Non sono state dette parole, siamo rimasti tutti lì fermi ad aspettare che il furfante riprendesse fiato un po'. Una volta che ha ripreso a respirare più normalmente, ho annuito a Mack e le frustate sono ricominciate. Questo è andato avanti così ancora un paio di volte prima che finalmente crollasse. "Perché lo fai?! Non fai nemmeno domande!" Ha urlato, ma non ha guardato nessuno di noi. Invece, ha guardato direttamente April e qualcosa di intangibile gli è balenato negli occhi. Ho guardato in quella direzione e l'ho vista guardarlo dritto negli occhi, senza battere ciglio, e tutto quello che ho potuto pensare è stato "Atta girl", che ha attirato il suo sguardo su di me per una frazione di secondo. "Se parlo, ti fermi?" La voce del furfante non era altro che un leggero sussurro a quel punto, i suoi occhi erano ancora puntati su April. "Dipende da cosa hai da dire." "Non te lo stavo chiedendo, Alpha." E proprio così il mio sangue si gelò e i miei occhi tornarono ad April proprio mentre Alex balzava in piedi. "OH CAVOLO NO!" Per un minuto pensai che fosse Alex, ma poi realizzai che era Tyler e i miei occhi si posarono su di lui proprio mentre si dirigeva verso la cella. Allungai la mano, lo afferrai per la vita, poi cercai di tirarlo indietro. "MACK CHIUDI LA CELLA!" Il mio grido fece muovere rapidamente Mack e sentii lo scatto metallico della porta della cella. Tyler gridò di rabbia ed ero solo contenta che Alex non fosse in mezzo a quel pasticcio. Avevo ancora difficoltà a tenere Tyler sotto controllo quando una piccola mano si frappose tra noi e toccò il viso di Tyler, facendogli abbassare lo sguardo. "Papà, fermati. Non mi farà niente. So che vuoi proteggermi, tenermi al sicuro, ma non così." Tyler si bloccò un po' mentre guardava negli occhi sua figlia e qualsiasi cosa ci vedesse lo fece calmare. Dopo un paio di minuti, mi ha annuito e io ho tirato via le mani esitante.
Una volta che sono stata sicura che Tyler stava bene, ho guardato Alex e lui era lì fermo, a guardare. "Papà? Ti fidi di me?" ha chiesto April, con voce ferma ma cauta. Tyler ha risposto all'istante, senza esitazione o dubbio. "Certo che sì, tesoro." Ci fu una breve pausa prima che April parlasse di nuovo e il mio cuore mi balzò in gola. "Voglio sentire cosa ha da dire. So che sarò al sicuro. So che tu, Alex e zio Wyatt ve ne assicurerete. Ma se questo tizio sa qualcosa, allora dobbiamo saperlo anche noi." "April, no. Non ci entrerai. Non lo permetterò!" ho detto con tutta la mia autorità Alpha. "Neanch'io! Dai, tesoro! Non farlo. È troppo dannatamente pericoloso." April ha guardato prima me e poi Alex e di nuovo me più volte prima di sospirare pesantemente. Il mio tono Alpha non ebbe alcun effetto su di lei. Nemmeno un leggero sussulto o esitazione. "Dimmi una cosa. A cosa è servito tutto l'addestramento che ho fatto per tutta la vita se gli uomini della mia vita non si fidano di me per gestire qualcosa da sola? Continuate a trattarmi come se fossi un fiore fragile quando non ci sono. Posso farcela. So che posso. CAVOLO, lo sai che posso! Allora perché non vi fidate abbastanza di me da lasciarmi fare?" Tyler distolse lo sguardo, proprio in quel momento, e capii cosa stava pensando. Stava pensando a suo figlio. E, a quanto pare, April stava ascoltando i suoi pensieri. "Non è vero, papà. Non hai fallito. Continui a incolpare te stesso per qualcosa che non è colpa tua. Mi hai addestrato a gestire qualsiasi situazione. Quindi lasciami fare!" Disse, con voce dolce ma sicura. Non avrebbe agito senza permesso, ma era ovvio che si sarebbe incazzata fino al cielo se l'avessimo fermata anche lei. "E se ti attacca?" Alex chiese e il suo sguardo si spostò su di lui mentre rispondeva. "Allora gli spaccherò il c**o così forte che quella foglia che sta sfoggiando diventerà un elemento fisso su un'appendice inesistente". Cara Dea. Lo disse così seriamente che nessuno ebbe dubbi sul fatto che intendesse davvero ogni parola. Vidi Alex sorridere con orgoglio alla sua risposta, i suoi occhi si spostarono sul furfante. Non voleva ancora che lei facesse questo ma era combattuto su cosa fare ora. Potevo vedere tutto nei suoi occhi. Ma quando vidi le spalle di Tyler crollare, seppi cosa sarebbe successo dopo. E avevo ragione perché lui annuì e lei sorrise prima di girarsi verso di me. "Alpha? Vuoi accompagnarmi dentro?" Uff, non quello che pensavo avrebbe detto. Non ero sicuro di come mi sentivo al riguardo ma se Tyler lo stava permettendo, allora suppongo che entrare con lei fosse l'opzione migliore, visto che mio figlio e la mia migliore amica avrebbero probabilmente ucciso quel bastardo se solo avesse sbattuto le ciglia per sbaglio. Non che non lo farei, ma probabilmente sarei meno... ehm... diciamo... aggressivo? Ma dovevo comunque chiedere, "Sei sicuro di volerlo fare?" "Ne sono sicuro, Alpha." Rispose con sicurezza. "Va bene allora." Sospirai forte prima di annuire a Mack per aprire la cella.