Capitolo 100 Ho un piano
" Ho un piano." James affermò, i palmi delle mani uniti sostenuti dal gomito mentre appoggiava il mento sulle dita intrecciate. "Ma voglio che ne parliamo in privato.
Lontano da orecchie in ascolto." Ivan fissò a lungo e duramente James. Si conoscevano da anni e questa era la prima volta che avevano delle ricadute.
Poteva fidarsi di nuovo di James? Guardandosi intorno con occhi livellati, Ivan annuì in segno di assenso.
" Allora, dove facciamo questa riunione?" chiese Ivan a James. "Oh, c'è una stanza sul retro in fondo all'angolo a sinistra. Possiamo fare la nostra riunione lì, visto che so che preferiresti non andartene da qui." Rispose James, scambiandosi uno sguardo d'intesa con Ivan che aveva capito perfettamente.
C'erano occhi e orecchie ovunque, e perfino i muri e le porte parlavano.