Capitolo 545
"E Enzo," dissi, incrociando il suo sguardo un'ultima volta, "lo dico sul serio, quando dico di tenerti d'occhio. Stiamo entrambi lottando, e lo dobbiamo a noi stessi, e al nostro bambino, di ottenere l'aiuto di cui abbiamo bisogno."
Lui annuì, senza mai staccare gli occhi dai miei, e in quel momento, sentii una strana combinazione di speranza e terrore, di amore e paura. Ma più di tutto, mi sentii grata: per l'amore che condividevamo, per il bambino che cresceva dentro di me, e per il futuro disordinato e complicato che ci attendeva.
Abbiamo lasciato il diner dopo aver pagato, con la pancia e il cuore pieni. Il viaggio in macchina di ritorno a casa è stato un po' tranquillo, ma non del tutto scomodo. Penso che ci fosse altro che entrambi volevamo dire, ma avevamo un accordo silenzioso di lasciar perdere per il momento.