Capitolo 508
Nina
La luce del sole mattutino aveva appena iniziato a filtrare attraverso le tende quando il leggero bussare alla porta mi strappò dal mio sonno. Enzo giaceva ancora profondamente addormentato accanto a me. Intontita, mi sedetti e sbattei le palpebre guardando l'orologio sul mio comodino. 6:30 del mattino.
"Nina, cara, sei sveglia?" La voce di mia madre risuonò attraverso la porta, venata di un'eccitazione che non sentivo da anni.