Capitolo 39
Nina
" Cosa ti è successo?" disse Enzo non appena chiusi la porta, correndo verso di me, prendendomi le spalle tra le mani e osservandomi. Lo scrollai di dosso e zoppicai attraverso la stanza, dove mi tolsi le scarpe fangose e mi sedetti alla scrivania per riposare la gamba ferita.
" Hai assunto uno scheletro parlante come mia guardia del corpo?" sussurrai, tenendo la voce bassa per non far sentire Lori.
Enzo incrociò le braccia sul petto. "È chiaro che hai bisogno di protezione, a giudicare dal tuo stato attuale", rispose.
Ho riso. "Ho questo aspetto perché stavo scappando dalla tua guardia del corpo. Avresti potuto almeno avvertirmi."