Capitolo 53
Non riuscii più a costringermi a calmarmi sotto l'incalzante interrogatorio di Laura. Mi precipitai a raccogliere i vestiti velocemente come se fossero le prove incriminanti. Li ammucchiai insieme in una palla e corsi alla porta.
All'improvviso, Laura sembrava seria, come se mi stesse interrogando: "Linda, dove credi di andare?"
Non riuscivo a smettere di sentirmi in colpa e avevo la schiena fradicia di sudore. Spinsi la porta a vetri e mentii: "Dottoressa Laura, mi dispiace tanto. C'è un'emergenza da casa. Devo tornare subito. Ho prenotato un biglietto aereo oggi e partirò stasera".