Capitolo 327: Sono qui
Chiusi gli occhi e ricordai attentamente la scena che era appena apparsa nella mia mente. Era come tuffarsi in un oceano di ricordi, con frammenti di memoria che mi nuotavano accanto come pesci, anche se avessi provato a catturarli, mi sarei lentamente perso nell'oceano stesso.
Tuttavia, proprio mentre ero lì a bocca aperta, all'improvviso mi è venuto in mente qualcosa di strano.
Fu solo allora che aprii gli occhi in preda al panico e guardai il palmo della mia mano, e trovai un mucchio di melma bianco-lattea vicino all'inguine di Dicken, che gli confondeva le squame mentre quella fessura nel suo cavallo era aperta. Riuscivo a vedere il membro sporgente all'interno, e che la mia mano si trovava proprio in quella fessura ed era ricoperta dalla stessa melma bianco-lattea.