Capitolo 308: La tempesta sta arrivando
Mi coprii subito le parti intime, ma un attimo dopo Dicken mi premette un dito sulla pianta del piede e me la pizzicò.
"Smettila, accidenti! Mi fa il solletico!" sbottai infastidita, ma Dicken rise felicemente, e continuò a tenermi la gamba e a pizzicarla. Quando alzò lo sguardo, i suoi occhi scuri mi attirarono nel suo sguardo senza fondo come una calamita, prima che tirasse fuori la lingua e mi leccasse le dita dei piedi. Il solletico intorpidito che ne seguì sembrò risalire il mio cuoio capelluto dalla gamba, e riuscii a malapena a mettermi una mano sulla bocca in tempo, altrimenti avrei urlato a squarciagola.
"Aspetta, Dicken, fermati!"