Capitolo 300: Situazione terribile
Potevo vedere delle ombre avvicinarsi da lontano, tra i rami: erano una squadra di soldati ben addestrati, guidati da Bob, e Mary era affiancata da due di quei soldati mentre camminava dietro Bob. Era ovvio che il suo piano non sfuggiva allo sguardo astuto di Bob, ed eravamo solo tre persone contro un gruppo di uomini armati: salvare Mary era chiaramente molto difficile. Inoltre, non sarebbe stato un compito facile convincere Dicken, il più forte di noi, a salvare volontariamente Mary.
"Accidenti!" imprecai dentro di me mentre guardavo i soldati avvicinarsi sempre di più, dato che il bosco non riusciva a nasconderci perfettamente. Eppure, fu allora che Dicken mi afferrò il braccio e mi tirò indietro con cautela, appena un po', mentre Asura rimase immobile, fissando attentamente dove si trovava Mary come se volesse solo lanciarsi su di loro per riprendersela.
Quando allungai la mano per mettere una mano su Asura per calmarlo, Dicken sembrò sapere cosa stavo pensando e mi prese prima tra le sue braccia, poi mi batté forte la sua zampa palmata sulla bocca. Feci quasi un verso di bocca, e lui si chinò per avvertirmi con un morso all'orecchio. Nello stesso momento, i soldati stavano correndo oltre Dicken e me, i loro passi echeggiavano nella notte sulle foglie fruscianti.