Capitolo 65
La notte era inquietante e buia, gli ululati dei gufi risuonavano attraverso il fitto sentiero della foresta, gli alberi emettevano un ronzio melodico ma spaventoso finché il ritmo della foresta non fu interrotto dal forte e doloroso grugnito di un uomo.
Il sangue secco ricopriva ogni centimetro della sua pelle come un tatuaggio, mentre un liquido rosso cremisi fuoriusciva da una ferita sul suo torso, scorrendo lungo le sue gambe che, nonostante la stanchezza, si rifiutavano di smettere di correre.
Era Tatum e stringeva saldamente tra le braccia una borsa contenente un giovane germoglio di giglio scorpione secco.