Capitolo 490
Le parole di Mia continuavano a risuonarmi nella testa anche mentre mi dirigevo verso la mia auto. La verità era stata brutale. Non era facile mandare giù la pillola amara, ma dovevo farlo.
Invece di uscire dal parcheggio come faccio di solito, mi siedo in macchina e lascio che le lacrime scendano. Non potrei fermarle nemmeno se volessi. Lo spazio si riempie dei suoni dei miei pianti. I miei singhiozzi vengono strappati dal profondo mentre il peso di tutte le mie azioni mi schiaccia.
La mia testa cade contro il volante perché non riesco più a tenerla su. Ho indossato la mia vergogna come una seconda pelle. Era conficcata in profondità dentro di me come un fottuto tatuaggio.