Capitolo 11
Lui entra nel mio spazio, così siamo petto contro petto. I suoi occhi lampeggiano e le sue narici si dilatano. Io mantengo la mia posizione. Rifiutandomi di lasciarmi intimidire da lui.
"Non me ne vado. Ora annulla quel fottuto ordine e metti il culo nella mia macchina" ringhia a denti stretti. Una tempesta si sta preparando dietro i suoi occhi tempestosi. Il mio temperamento inizia a salire e stringo il pugno.
Di solito lo respingevo perché non volevo farlo arrabbiare, ma ormai non me ne frega più un cazzo.