Capitolo 116
116 Di nuovo in sala operatoria
A quel punto Tiffany era davvero venata di delusione. “Tesoro, puoi per favore rafforzarti? Il matrimonio deve essere gestito, e non puoi farlo se ti abbandoni al vizio. Stai cercando di farmi incazzare? Se ami Oscar, dovresti riprenderlo. Non ha senso che tu lo tolleri così generosamente quando sei con lui, e poi quando sei da sola non riesci a smettere di crogiolarti nell'autocommiserazione. Se hai quello che serve, puoi conquistarlo; se non l'hai fatto, preparati a dire addio. Buon incontro, allegra parte. Hai me e mi prenderò cura anche del tuo bambino. Sai che non lo lascerò morire di fame."
Amelia si coprì il viso con le mani. Sembrava che un minuto dopo, iniziò a liberare la sua tristezza che era stata repressa per così tanto tempo. Il pianto gradualmente si amplificò e si trasformò in lamento, come se volesse sfogare in un colpo solo tutte le lamentele che aveva sofferto in tutti questi anni.
Il cuore di Tiffany si addolcì immediatamente. Con attenzione, tenne la donna tra le braccia e le diede una pacca gentile sulla schiena. Sussurrò ad Amelia: “Shh... va tutto bene, non piangere. Sei incinta adesso. Se diventi troppo emotivo, non fa bene allo sviluppo del feto. Non l'ha detto il dottore? Il tuo corpo non può davvero sopportare un ottovolante emotivo in questo momento, quindi... per il bene del tuo bambino, non piangere, va bene? Dovresti sapere che Oscar non è la persona che fa per te dal momento in cui lo sposi. Voi due siete destinati a vivere in due mondi diversi. Va benissimo che voi due prendiate strade separate in questo momento. Tesoro, andiamo. Non piangere."
Amelia continuava a piagnucolare tra le braccia di Tiffany. Andò avanti così per un po', poi cominciò a soffocare tra i singhiozzi. “Tiff, pensi che io sia un tipo speciale di codardo? Lo ammetto, ma anche così fa ancora male. Sento questa tensione nel petto, come se fosse stato fatto a brandelli molte volte."