capitolo-383
Abrax
Madison dorme quando arrivo in ospedale. Ha dormito e si è svegliata negli ultimi due giorni, beh, per lo più ha dormito. Klaus ha insistito che aveva solo bisogno di più tempo per guarire ed era il modo del suo corpo di farlo accadere. Sembra semplicemente innaturale dover aspettare così a lungo che qualcuno guarisca.
Gli altri se l'erano presa con Blair e Samara, se avessero avuto bisogno di me, avrebbero saputo dove trovarmi.
Mi siedo accanto alla testa di Madison. Ha il viso contratto come se provasse un dolore. Ha le ginocchia piegate contro il petto e lascia uscire piccoli gemiti mentre le sue dita si contorcono sui cuscini. Non aveva dolore, però, ogni volta che dormiva, riviveva quello che era successo. Ero riuscito a ottenere frammenti di informazioni nei brevi intervalli di tempo in cui era sveglia. Cooper l'aveva presa. L'aveva guidata verso il limite della foresta di branchi. Poi l'aveva immobilizzata e per fortuna lei aveva opposto resistenza. Forse non l'avrebbe fatto qualche mese fa. Lui era comunque riuscito a iniettarle qualcosa. Mi aveva detto che il suo corpo era diventato pesante e che sentiva di perdere il controllo. L'aveva portata in un edificio e l'aveva picchiata finché non era diventata nera e blu. Quei lividi, ancora evidenti sul suo corpo. Non ricordava tutto. Lei ha detto che era confuso ma lui le ha detto che era tutto perché l'aveva vista con me. Le ha detto che era distrutta. Che un Lycan non dovrebbe stare con un Hunter e che lui l'avrebbe aggiustata. Che era stata punita per le sue azioni.
Lui aveva scelto lei, non me e questo mi fa pensare che sia molto più debole di quanto faccia credere.