Capitolo 477
Poiché nessuno era entrato dalla porta, Eva pensò di cogliere l'occasione. I suoi occhi saettarono di nuovo per la stanza, alla ricerca di qualcosa, qualsiasi cosa, che potesse aiutarla. C'era una pila di casse lì vicino, a poca distanza da lei, coperte da un pesante telo di plastica. Le pareti erano scaffali di metallo arrugginito, mezzi vuoti ma disseminati di vecchi attrezzi e bulloni. Si sforzò di vedere oltre, allungando il collo per vedere le ombre sul retro del magazzino, ma non c'era niente che spiccasse. Il posto era quasi snervantemente vuoto.
" Peccato. La mia borsa non è con me." Se solo la sua borsa fosse stata da qualche parte in vista, sarebbe stato più facile per lei. Ma sapeva che gli uomini che l'avevano rapita ci avrebbero frugato dentro, e il pugnale che portava sempre con sé era già stato scartato a quel punto.
Torneranno presto, si ricordò. Doveva essere pronta.