Capitolo 27
" Mmm..." Christopher sentì deboli lamenti accanto a lui. Accanto a lui dormiva Diane, e quei suoni le appartenevano.
Si alzò e guardò attentamente Diane, accigliato. Il suo viso era così pallido da essere quasi traslucido; mentre si rannicchiava come una palla, sembrava soffrire un dolore intenso con gli occhi strettamente chiusi.
" Qual è il problema?" le chiese mentre le metteva la grande mano sulla spalla, ma la sua piccola dimensione fece sì che le rughe sulla sua fronte si approfondissero. Prima che lei potesse rispondergli, lui le chiese di nuovo: “Cosa c'è che non va in te? Che cosa ti soffre?"
All'inizio Diane diede le spalle a Christopher, e fu solo quando lo sentì chiederglielo due volte di seguito che aprì gli occhi e rispose debolmente: “Sto bene. Non è un grosso problema."
“Come puoi dire che non è qualcosa di grave quando provi così tanto dolore?” Questa donna ha qualche senso di autoconservazione? Non lo considererà un grosso problema finché non morirà dal dolore? pensò Christopher tra sé. Scostò con aria irritata le coperte, si alzò dal letto e allungò le mani.