Capitolo 105
" Signorina, signorina..." chiamò una voce, echeggiando nelle orecchie di Diane, e lei avvertì una traccia di calore in mezzo al freddo.
Chi mi chiama? si chiese. Nel suo stordimento, allungò le mani per sentire qualcosa e, dopo aver mosso un po' le braccia, sentì una mano calda.
" Svegliati..." la sollecitò di nuovo la persona, e la sua coscienza riprese gradualmente con la continua sollecitazione.
Acqua… L’acqua è ovunque… È fredda e bianca, e…
“ Ah!” strillò Diane e i suoi occhi si spalancarono. Tutto ciò che vedeva era così estraneo e semplice per lei. Il posto sembrava un capannone da lavoro con una stanza improvvisata. Una corda pendeva attraverso la stanza sopra la sua testa, dove alcuni vestiti non proprio raffinati erano appesi ad asciugare.