Capitolo 66
Emma
Il tocco caldo della mano di Max che mi accarezzava delicatamente la guancia mi risvegliò da un sonno profondo e, sbattendo le palpebre, lo vidi seduto accanto a me sul letto.
"Mi dispiace svegliarti", disse piano. "Ma hai bisogno di mangiare qualcosa". Mi passò le dita tra i capelli, le sue ruvide dita mi sfiorarono la pelle mentre lo faceva, inviando impulsi di calore in me ovunque toccasse. "Ti va di unirti a me in sala da pranzo, o dovrei farmi portare qualcosa qui?"