Capitolo 41
Avrei dovuto essere in grado di respingere gli aggressori.
Ce n'erano solo due. La montagna di un uomo che ho spiato, troppo tardi, avvicinarsi da destra. E un secondo che non ho mai visto, che sembrava apparire dal nulla. All'improvviso era proprio dietro di me con una mano ruvida che mi raggiungeva il viso, tirandomi indietro e giù nell'incavo del suo gomito, con qualcosa di morbido premuto forte contro la mia bocca.
Quando ho respirato l'odore pungente delle sostanze chimiche, ho capito che non potevo fare più nulla e la mia vista ha iniziato a perdersi nell'oscurità.