Capitolo 1147
Sebbene stesse in posizione eretta, il suo corpo era rigido, i suoi occhi erano cupi. Strinse i pugni così forte che le vene sulle sue mani iniziarono a gonfiarsi. Proprio quando la ragazza stava per aprire la porta, gridò: " Ruka, non andare".
Anche se era un uomo potente, in cima al mondo, tutto quel potere e quel prestigio non significavano nulla agli occhi della ragazza, poiché bastavano poche parole per mandare in frantumi la sua calma compostezza.
Ruka si fermò di colpo e la sua volontà si indebolì quando sentì la voce di Ren che sembrava implorarla. "Cos'altro vuoi?" chiese Ruka con un tono più dolce di prima, ma continuando a voltargli le spalle. "Se non c'è altro, allora stanotte starò a casa del mio amico."
" Sì, lo faccio. Ho bisogno che tu resti qui e ti prenda cura di me." La voce profonda dell'uomo risuonò.
" Non solo ci sono così tante infermiere in giro, ma ci sono anche i tuoi uomini e le tue guardie del corpo qui. Sono sicuro che ci sono più che abbastanza persone qui che si prenderanno cura di te", ribatté Ruka.