Capitolo 48 La verità proiettata
La voce di Sloane tremò, i suoi occhi si riempirono di lacrime non versate. "Alex, sto bene. Per favore, non essere così duro con Emily. Forse sta solo avendo una giornata difficile." Allungò la mano e tirò la manica di Alex, la sua espressione gentile, piena di empatia e preoccupazione.
La schiena di Emily si irrigidì quando incontrò lo sguardo di Sloane con un'occhiata gelida e agghiacciante. "Sloane, smettila di fingere. Mi disgusta anche solo guardarti." Il suo sguardo era così acuto che fece saltare un battito al cuore di Sloane.
"E tu, Alex Watson," sputò Emily, la sua voce ribolliva di disprezzo mentre rivolgeva i suoi occhi gelidi alla coppia. "Sei cieco? Come fai a non vederlo? Non hai idea di come si è insinuata nella tua vita? Sua madre si è introdotta nella mia famiglia con l'inganno, e ora indossa la mia identità come una maschera, fingendo di essere una nobile signora, mentre sotto sotto non è altro che una bugiarda superficiale e materialista. Fa la vittima mentre trama a porte chiuse. E tu la tratti come una principessa. È patetico! E ora vuoi che mi scusi quando è stata lei a incastrarmi? Sei fuori di testa?"