Capitolo 368 Compagni di balcone
Lei
Quella notte il sonno era più sfuggente che mai. Mi giravo e rigiravo, le lenzuola si attorcigliavano intorno a me finché non mi sentii completamente limitata. Prima avevo troppo caldo, poi troppo freddo, poi avevo paura dei mostri sotto il letto. Mi ritrovai a controllare la serratura della porta, ad aprire e chiudere le persiane e a girarmi di qua e di là finché non iniziai finalmente a perdere del tutto la speranza.
Non sono mai stato uno che dorme bene in una stanza d'albergo. Fin da bambino, ho sempre preferito dormire nel mio letto. Ricordo di essere andato a una manciata di pigiama party, solo per chiamare i miei genitori nel cuore della notte, chiedendo di tornare a casa.