Capitolo 306 Posto giusto, momento giusto
Lei
L'alcova buia in cui lo sconosciuto mi aveva trascinato mi offriva un ingannevole senso di sicurezza, ma ogni fibra del mio essere gridava pericolo.
Prima che potessi capire come conoscessi quell'uomo, le sue dita si strinsero attorno al mio polso e l'altra mano si sollevò per posarsi sulle mie labbra, zittendo ogni potenziale urlo. Il tenue chiarore di un lampadario lontano creò un gioco di luci e ombre sul suo viso, enfatizzando il suo sguardo intenso.
Il mio lupo ringhiò dentro di me, un basso brontolio di avvertimento che mi vibrò nel profondo. "Combatti", sussurrò, esortandomi ad attaccare lo sconosciuto e a dargli una mossa. Potevo sentire i miei muscoli tendersi in preparazione, ogni istinto pronto a obbedire alla voce primordiale dentro la mia testa.
Ma proprio quando stavo per fare la mia mossa, una voce inquietantemente familiare echeggiò nel corridoio, bloccandomi sui miei passi. Harry e i suoi uomini. Si stavano dirigendo verso di noi.