Capitolo 45 La madre inaffidabile
"No, non lo so", disse Chelsey, prendendo un respiro profondo per reprimere la rabbia che le balenava negli occhi. "Non capisci perché sei stata rapita?"
Lo sguardo di Chelsey si fece gelido. "Se non avessi cercato di chiedere aiuto a qualcuno fuori dalla nostra portata, un inganno così elementare non ti avrebbe ingannata. Nemmeno un bambino in età prescolare ci cascherebbe. Eppure tu, un adulto, ci sei finito dentro. Altri riderebbero di te se lo scoprissero!"
"Tu, tu, tu..." Rimproverata dalla figlia, Sylvia rimase furibonda e senza parole, indicando Chelsey ma incapace di formulare le parole.
"Per chi sto facendo tutto questo?" Poiché non riusciva a dominare la discussione, Sylvia adottò un tono genitoriale, la sua voce si alzò in preda alla disperazione. "Ho fatto tutto questo per garantire a Jacob di poter frequentare una scuola migliore. L'istruzione in una scuola primaria pubblica non è paragonabile a quella in una privata. È perché non sei riuscita a garantire un matrimonio di successo che ho dovuto rivolgermi al signor Martin."
Chelsey sentiva che stava per avere mal di testa. Sylvia ricorreva sempre alle lacrime durante le loro discussioni.