Capitolo 103 Non mi preoccuperò di Brigitta e dei suoi figli
Birdie si avvicinò alla finestra e continuò a colpirla, si accorse che era molto forte. Nemmeno una pietra avrebbe potuto romperla. Mentre Serafina continuava a piangere in modo irritato. All'improvviso, la porta si aprì e Birdie vide due uomini enormi entrare.
La paura strinse il cuore delle due ragazze che si rimpicciolirono spaventosamente, i due ragazzi ignorarono Serafina e portarono Birdie fuori dalla stanza. Birdie lottò ma la sua lotta fu vana. Alla fine, fu costretta a sedersi su una panchina in un cortile. Davanti a lei c'era Guthred che sedeva maestosamente.
" Cosa vuoi da me?" chiese Birdie coraggiosamente. Era spaventata, sì, ma a causa delle sue esperienze e di quelle dei suoi fratelli in passato, le era cresciuta una pelle dura.
" La posizione della casa di tuo padre in Inghilterra." Guthred andò dritto al punto. "Sei una bambina, non voglio farti del male, ma se rifiuti di collaborare, non avrò altra scelta se non quella di lasciarti provare un dolore indicibile. Uno che ti traumatizzerebbe per tutta la vita."
Il suo cuore sprofondò fino alla pancia quando sentì le parole di Guthred, "cosa vuoi dai miei genitori?"