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Indice

  1. Capitolo 1
  2. Capitolo 2
  3. Capitolo 3
  4. Capitolo 4
  5. Capitolo 5
  6. Capitolo 6
  7. Capitolo 7
  8. Capitolo 8
  9. Capitolo 9
  10. Capitolo 10
  11. Capitolo 11
  12. Capitolo 12
  13. Capitolo 13
  14. Capitolo 14
  15. Capitolo 15
  16. Capitolo 16
  17. Capitolo 17
  18. Capitolo 18
  19. Capitolo 19
  20. Capitolo 20
  21. Capitolo 21
  22. Capitolo 22
  23. Capitolo 23
  24. Capitolo 24
  25. Capitolo 25
  26. Capitolo 26
  27. Capitolo 27
  28. Capitolo 28
  29. Capitolo 29
  30. Capitolo 30
  31. Capitolo 31
  32. Capitolo 32
  33. Capitolo 33
  34. Capitolo 34
  35. Capitolo 35
  36. Capitolo 36
  37. Capitolo 37
  38. Capitolo 38
  39. Capitolo 39
  40. Capitolo 40
  41. Capitolo 41
  42. Capitolo 42
  43. Capitolo 43
  44. Capitolo 44
  45. Capitolo 45
  46. Capitolo 46
  47. Capitolo 47
  48. Capitolo 48
  49. Capitolo 49
  50. Capitolo 50

Capitolo 252

"Sì, agente, come potrebbe mia madre uccidere qualcuno? Ha commesso un errore?!" Whitney non aveva idea di cosa stesse succedendo. "La polizia non ha commesso errori." Lo sguardo di Mia si posò sui Vanderbilt e spiegò lentamente: "Il dottor Watson ha analizzato il DNA delle cellule epiteliali rimaste nelle unghie di zia Yanis, che appartengono all'assassino. Il DNA è lo stesso di quello di Laura Scott." Il viso di Laura impallidì all'istante. "Unghie... Potrebbe essere che Yanis mi abbia graffiato il cuoio capelluto quando mi afferrava per i capelli!?" Joe annuì con un sorriso, prese i risultati della verifica del DNA da una cartella e li porse ai Vanderbilt. Steven prese il rapporto, ne scorse il contenuto, si voltò e lanciò un'occhiata furibonda a Laura. "DUNQUE sei stata tu!?"

"No, non sono io! Non l'ho fatto, non ho ucciso nessuno, non sono stata io. E poi, perché dovrei uccidere Y anis? Non ho motivo di ucciderla!" spiegò Laura nervosamente. "Di sicuro non hai un motivo per ucciderla." Mia uscì lentamente dal palco. "Ma se zia Yanis scoprisse che tu e zio Yorick la tradivate alle sue spalle e ti affrontasse, potresti avere già un motivo per farlo." Laura barcollò all'indietro. Perfino Yorick fu colto di sorpresa.

Laura scoppiò improvvisamente a ridere come se avesse perso la testa e lanciò un'occhiata maligna a Mia. "Sei proprio tu, troia!" Laura si precipitò in avanti e stava per aggredire Mia, ma i due poliziotti e la guardia di sicurezza sulla scena si precipitarono e la immobilizzarono.

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