Capitolo 38 Avidità e dipendenza
MONALISA
Ma forse non avrei dovuto chiedere a papà di andare più veloce o più forte perché ora ero così fottutamente sicuro che non sarei andato a lezione il giorno dopo. Non sarei stato in grado di camminare il giorno dopo!
"Cazzo! Aaargh! Papà!" gemetti mentre lui mi ficcava il cazzo dentro, raggiungendo in profondità la mia figa, così in fondo in un punto che ero sicura che nessuno degli altri ragazzi che erano stati nella mia vita sarebbe mai riuscito a raggiungere.
"Unggh! Mi stai tenendo stretto come una morsa. Mi... mi stai solo strizzando il cazzo!" ringhiò dietro di me, sculacciandomi ripetutamente entrambe le natiche.
Le mie natiche diventarono rosso vivo sotto l'impatto delle sue mani dure, ma io mi bagnai ancora di più e mi eccitai ancora di più.