Capitolo 115 Scusa il ritardo
Scusa il ritardo MONALISA
La porta si aprì lentamente cigolando e un uomo entrò nell'oscurità della stanza, seguito da Irene, la cui sagoma riconobbi molto bene.
L'uomo allungò la mano verso l'interruttore della luce e l'accese, facendomi socchiudere gli occhi mentre la luce mi illuminava il viso.
"Eccola" disse Irene e l'uomo alzò una mano. Ora che potevo vedere il suo viso, mi accorsi che assomigliava molto a Sandro. Era di altezza media e sembrava avere tra i venti e i trenta. Era decisamente Greyson.
"Nessuno mi ha detto che è carina", ridacchiò e io lo fulminai con lo sguardo.