Capitolo 73 Perduto
IL PUNTO DI VISTA DI VALERIE
Buio... tanto buio. Non c'era quasi differenza tra quando chiudevo gli occhi e quando li aprivo, a parte la luce fioca proveniente dal cruscotto. Le luci dell'auto erano sorprendentemente spente.
Il mio respiro era rapido e pesante, il mio cuore che crollava troppo velocemente e la mia mente ancora stordita e confusa sul perché fossi ancora viva. Il dolore alle cosce che riaffiorava mi faceva sussultare. Avevo anche nuove piccole ferite sul corpo a causa delle schegge di vetro che volavano ovunque.
Richard che era accanto a me era immobile, non riuscivo a capire se fosse ancora vivo. Mi avvicinai a lui e gli presi una mano e gli premetti le dita sul polso per controllare il polso. Tirai un sospiro di sollievo, stava ancora respirando... Sapevo che nonostante quello che Richard stava progettando di fare mi sarei comunque sentita estremamente in colpa se avessi dovuto vivere sapendo di aver deliberatamente ucciso qualcuno.
Mi guardai intorno e notai il suo telefono dietro di lui, pulii le sue dita insanguinate e sbloccai il suo telefono con la sua impronta digitale. Controllai rapidamente la nostra posizione per vedere se eravamo da qualche parte in Italia. Pensai di portare il suo telefono con me, ma decisi altrimenti perché Richard e i suoi uomini avrebbero potuto facilmente rintracciarmi con quello e quella era l'ultima cosa che volevo. Raccolsi una piccola torcia che avevo trovato in giro nella sua macchina.