Capitolo 319
Con il passare della notte, l'aria si riempì di un'aura di sensualità e perfino la brezza dell'oceano portava con sé un sussurro di intimità.
Eileen si sentiva come se avesse attraversato le profondità dell'inferno più volte, incerta di quanto a lungo sarebbe durato il suo tormento. Un torpore avvolgeva i suoi sensi, proteggendola dall'implacabile assalto del dolore. Scivolava dentro e fuori dalla coscienza, intrappolata in un ciclo incessante di veglia e svenimento finché i primi raggi dell'alba non trafissero l'oscurità. L'esaurimento gravava pesantemente su di lei, rendendola troppo debole per muoversi, e si arrese a un sonno profondo e senza sogni.
Nelle prime ore del mattino, l'uomo uscì dal bagno, cullando la donna tra le braccia. Era stata lavata, il suo corpo era avvolto in una calda nebbia. Tracce di lividi e segni ricoprivano la sua pelle di porcellana.