Capitolo 257
Lascio uscire un piccolo lamento, suona petulante anche alle mie orecchie. Mi ha appena fatto i complimenti nel miglior modo possibile e tutto quello a cui riesco a pensare è che quando avrò finito di allenarmi qui, voglio solo tornare a casa e stare con il mio branco. Quando tornerò, però, tutti i ragazzi saranno maggiorenni e probabilmente troveranno le loro compagne e non avranno più bisogno di me. Anche questo pensiero mi rende triste. Ho questi grandi sogni e li sto seguendo senza rimpianti, ma non voglio nemmeno avere questa divisione tra me e Mateo e il resto dei ragazzi perché ho seguito i miei sogni. I pensieri sono travolgenti e mi sento di nuovo stanca.
"Dormi, piccola, hai ancora un giorno con noi prima di tornare alla realtà." Si avvicina con un'aria quasi angelica nella luce fioca della lampada accanto al letto. Mi rimbocca le coperte e mi bacia sulla fronte e non riesco a trattenere l'unica lacrima che mi scivola fuori. Nemmeno a Mary era permesso di rimboccarmi le coperte quando ero piccola. Luna Anne finge di non accorgersene. "Dormi bene, dolce ragazza." Con ciò si gira e esce dalla stanza. Mi allungo e spengo la luce. Penso di essermi addormentata prima ancora che la mia testa toccasse il cuscino.
Mi sveglio la mattina dopo e prima ancora di riuscire a uscire dalla mia stanza per andare a trovare Xander, sento bussare alla porta.
"Aspetta un attimo." Dico cercando di fissare un elastico tra i capelli mentre apro la porta.
Lo apro e trovo Xander e Oscar in tenuta da allenamento pronti per uscire. Sorrido loro, prendo il telefono e esco.