Capitolo 163 Atto 2-1
Sbatto le palpebre per scacciare la merda che mi incolla gli occhi. Poi mi guardo lentamente intorno cercando di non muovermi molto. Mi sto davvero stancando di svegliarmi sentendomi come se fossi stato investito da un camion e di non riconoscere dove mi trovo. Questa è diventata una situazione fin troppo familiare e mi sta facendo incazzare.
" Sei sveglio, piccolo. È bello vederti di nuovo in giro. Hai fatto spaventare tutti. Sembra che tu non faccia niente a metà, vero?"
Inclino la testa di lato sul cuscino ruvido. "Dove sono questa volta? E perché mi fa male parlare?" Mi ha fatto molto più male di quanto avrebbe dovuto. Devo essere davvero messo male. Sbatto le palpebre e vedo il Guerriero Osiston in piedi accanto a una porta che, suppongo, conduce al corridoio.
Mi guardo bene intorno e valuto la mia situazione, i miei occhi sembrano essere l'unica cosa che funziona senza dolore, continuando a muoversi lentamente attraverso la rigidità. Sono coperto di flebo e fili, ma nessuno di quegli orribili segnali acustici proviene dalle macchine.
"Ho spento tutti quei dannati suoni." dice Osiston, notando dove è la mia attenzione. "Otto giorni di quella m***a sono una tortura di per sé. A proposito di tortura, quando riacquisti la piena capacità di parlare, voglio sapere chi ti ha messo le mani addosso." La minaccia assoluta nella sua voce mi ha fatto deglutire. Era terrificante senza nemmeno provarci, questo era un lato completamente nuovo per me.