Capitolo 10 Consigli amichevoli
Elliott, che era rimasto fermo sulla porta per chissà quanto tempo, entrò e chiese a Olivia a bassa voce: "Perché sei ancora sveglia?"
"Elliott!" esclamò Olivia, spalancando gli occhi con finta sorpresa. Quando lui si avvicinò al suo letto, lei gli tirò l'orlo della camicia per esortarlo a sedersi. Poi lo abbracciò e disse dolcemente: "Ho dormito molto durante il giorno, quindi è difficile dormire ora. Perché sei qui?"
"Cosa intendi? Certo, sono venuto a controllare come stavi." Mentre Elliott parlava, finalmente mi lanciò un'occhiata. Guardò il dorso scottato della mia mano con un'espressione accigliata. "Non stare lì impalato. Vai e occupati di questo!"
Non c'era traccia di pietà o preoccupazione nella sua voce.
"È colpa mia se la mano di Gianna si è ustionata. Avrei dovuto stare più attenta. Mi sento così male per quello che è successo", borbottò Olivia con un senso di colpa.