Capitolo 91 Centinaia di tavole di parenti
Donald era stato insegnante per decenni ed era ampiamente considerato un educatore eccezionale. Si atteneva a standard morali elevati e raramente perdeva la calma. Tuttavia, quando si arrabbiava, un semplice cambiamento nella sua espressione facciale era sufficiente a incutere paura nelle persone.
Con un'espressione severa, disse: "Sono solo un uomo comune che non sa come indorare la pillola. Non voglio parlare ipocritamente di come il denaro sia solo un possesso esterno. Angela è la nostra amata figlia. Sia sua zia che io la trattiamo come una figlia nostra. Desideriamo solo il suo benessere e la sua felicità. Finché vive una vita felice, non chiediamo altro.
" Siete tutti della famiglia benestante, quindi anche se dovessimo svuotare le nostre casse per accompagnare la sua dote, impallidirebbe comunque ai vostri occhi. Ma non stiamo vendendo nostra nipote. Non siamo avidi della vostra ricchezza. Tutti questi doni di fidanzamento, insieme a ciò che forniamo come dote, saranno dati ad Angela. Non verrà tenuto un solo centesimo.
"Niente ci mette più a nostro agio del fatto che tu tratti bene la nostra Angela."
Non tenere un solo centesimo?! Emilia si alzò in piedi, sconvolta e arrabbiata. Quella era una montagna di ricchezza; solo il denaro contante ammontava a milioni, per non parlare delle numerose proprietà residenziali. Credeva che dare una qualsiasi di quelle case al figlio maggiore avrebbe assicurato loro una vita comoda e pensava che suo genero fosse pazzo a non volere nulla.