Capitolo 68 Apri le tue cosce per me, Leilani (II)
La mia vista si offuscò e non riuscii più a sentire lo squillo del telefono. Nel profondo della mia mente intontita, registrai che non era il mio telefono a squillare. Tutto il mio corpo formicolava e mi chiedevo come potessi avere orgasmi così strabilianti solo con le dita.
Non mi era permesso assaporare il calore del corpo di Adonis perché, in un secondo, ero in piedi, con i pantaloni e il perizoma abbassati, con solo la mano di Adonis distesa sul mio culo nudo per tenermi ferma. Era semplicemente troppo vicino, invitante e irresistibile, così afferrai la sua maglietta e mi alzai in punta di scarpe, cercando di catturare le sue labbra sensuali con le mie, ma il suo telefono ricominciò a squillare.
Il rumore attirerebbe qualcuno.