Capitolo 42 La nona nuvola del peccato
Afferrai la sua giacca e gli avvolsi un braccio attorno al collo, schiacciando le mie labbra contro le sue con tutta la fame e il desiderio che riuscii a raccogliere. Muovevo le mie labbra contro di lui, premendomi contro il suo corpo duro e caldo. Non potevo proprio fare a meno di sentirmi come mi sentivo vicino a lui.
Lui comanda. Io obbedisco.
Le sue grandi mani mi tenevano la schiena nuda e un brivido mi percorse al suo tocco. Le sue labbra si muovevano fluide contro le mie, succhiando e sfiorando il mio labbro inferiore. Ero così persa in Adone, così persa nel piacere di baciarlo davvero forte, che gli avevo strappato la cravatta, cercando di slacciare i bottoni della giacca del suo completo.