Capitolo 158
Dopo la seria discussione, tornammo a mangiare e Sylvester non riusciva a staccare le mani dal mio corpo. Mi fece agitare al punto che pensai che fossi andata sopra di lui in quella stanza.
Inspirò il mio profumo e si assicurò che il suo profumo di pino mi avvolgesse. Mi mordicchiò le orecchie e mi succhiò il punto debole.
"Il mio obiettivo sarà lì presto, tesoro. Sarai davvero mia", mi legò, e un debole gemito mi sfuggì dalle labbra. La stanza era un po' sfocata e lui mi stava facendo agitare.