Capitolo 539
Adornare
I respiri affannosi di Charles echeggiavano nel silenzio sterile dell'ufficio, in netto contrasto con il battito frenetico del mio cuore. Ero distrutta, ma mi sentivo viva in un modo che non provavo da molto tempo. Giacevamo aggrovigliati sul divano, l'odore del sesso che si aggrappava all'aria. Uno strano senso di esaltazione ribolliva dentro di me, un potente mix di sollievo e desiderio crudo.
Il suo potere, la magia che crepitava intorno a lui dopo il rituale di rottura del legame, ora sembrava diversa. Non più un ronzio lontano, pulsava contro la mia pelle, una corrente tangibile che mi lasciava senza fiato. Non era travolgente, ma rinvigorente, un'ondata di energia che scorreva nelle mie vene, scacciando la stanchezza persistente che mi aveva tormentato per settimane. Era quasi come se la sua forza si fosse riversata in me. "Grazia", mormorò Charles, con voce densa di beatitudine post-coitale. Mi fece scivolare un dito pigro lungo il braccio, il suo tocco mi fece rabbrividire la pelle. Il suo sguardo si spostò sul cerchio di sfida argentato inciso sul mio polso, un'immagine speculare di quello che adornava il suo.