Capitolo 492
Quella sera, mentre ero accasciato sull'ultimo esperimento fallito, un'ondata di disperazione minacciava di travolgerla. Le lacrime mi salirono agli occhi, offuscando gli appunti già incomprensibili sul mio blocco.
"È impossibile", dissi con voce strozzata, con la voce densa di emozione. "Non funzionerà mai..."
Una mano gentile si posò sulla mia spalla, facendomi sussultare dalla mia autocommiserazione. Alzai lo sguardo e vidi Margaret con un'espressione di preoccupazione silenziosa impressa sul viso. Era l'espressione più dolce che avessi mai visto sul suo viso. I suoi occhi mi scrutarono. Sembrava stanca. Era sveglia da tanto quanto me.