Capitolo 472
Il panico mi artigliava la gola. Barcollai all'indietro, guardandomi intorno. Prendendo un respiro tremante, sbattei le palpebre, sperando che fosse solo un gioco di luci, che lei sarebbe apparsa, ma non lo fece. Lo specchio rimase vuoto.
All'improvviso, lo specchio si ruppe, esplodendo verso l'esterno in una pioggia di schegge di vetro. Sussultai, sollevando istintivamente le braccia per proteggermi dai detriti volanti. La mia vista si offuscò mentre un'ondata di vertigini mi travolse.
Quando mi ripresi, un sussulto mi sfuggì dalle labbra. Ognuno degli specchi cominciò a esplodere in una pioggia di vetri attorno a me. Il mio letto svanì e io fui di nuovo lasciato in un'oscurità infinita.