Capitolo 467
Carlo
Ho varcato la porta d'ingresso con un sospiro, il peso della giornata che mi si aggrappava addosso come un peso incatenato alle caviglie. Mentre chiudevo la porta e appendevo il cappotto all'attaccapanni, una scossa di energia crepitò nell'aria, facendomi rizzare tutti i capelli sulla nuca.
Che diavolo era? Mi ha messo in agitazione e mi ha fatto crollare le budella. Era un tipo specifico di potere, grezzo e volatile, diverso da qualsiasi cosa avessi incontrato di recente. Non aveva senso cosa potesse essere, a meno che...