Capitolo 459
Carlo
Il colpo di Grace squarciò la foschia della ricerca che minacciava di consumarmi. Speravo di trovare risposte sepolte nei tomi e nelle pergamene che costellavano il mio ufficio. Sapevo che erano lì da qualche parte, ma non riuscivo a trovarle.
Alzandomi dalla scrivania, attraversai la stanza e aprii la porta. Grace era in piedi sulla soglia, con le spalle curve. Sembrava un po' blu, abbattuta, abbattuta, come se avesse perso ogni briciolo di forza in lei. Indossava un abito attillato e non indossava un cappotto, anche se era chiaro che era appena arrivata da fuori. I suoi tacchi sembravano fangosi. Le lacrime le rigavano il viso. Un'ondata di preoccupazione mi travolse. Mi precipitai indietro per afferrare la coperta sulla sedia. Gliela gettai addosso e la portai dentro mentre iniziava a piangere.