Capitolo 310
"Mi scusi?" chiese il revisore.
"Come ha detto Alpha Wolfe, puoi andartene quando vuoi", ha detto Esme. "E sono ben consapevole che mi hai sentito e hai capito il mio significato. Mi impegno a enunciare in modo appropriato".
Mentre parlava, il luccichio nei suoi occhi si intensificò, rispecchiando la brillantezza scintillante di costellazioni lontane. Aggrottai la fronte, sbattendo le palpebre e cercando di liberarmi dalla foschia che sembrava annebbiarmi la mente. Era un incantesimo? La stanza sembrava carica di energia ultraterrena. Non riuscivo a scrollarmi di dosso la sensazione che Esme non fosse solo una visitatrice, ma una forza con cui fare i conti.